Incontro del 22 febbraio

Lunedì, 22Febbraio, alle ore 19,30, i Terziari si sono riuniti,nella chiesa di San Francesco di Paola, per condividere un momento di preghiera comunitaria.
La preghiera, condotta da Padre Aldo Imbrogno, ha visto i presenti riuniti in un momento di Adorazione Eucaristica e di riflessione sulla preghiera del “Padre Nostro”.
La preghiera , suddivisa in otto parti, ha dato modo di meditare le varie parti della preghiera.
<<Padre Nostro che sei nei cieli>>La preghiera comincia con il vocativo <<Padre>>in modo semplice e diretto carico di affetto e di tenerezza, come ognuno di noi vorrebbe rivolgersi al proprio padre terreno; la specificazione <<che sei nei cieli>>fornisce un’importante precisazione:Lui è il Padre celeste, non terreno! Quindi si ricorda La Sua Alterità, La Sua Santità; questa differenza non va mai dimenticata.
<<Sia santificato il tuo nome>>La santificazione è azione di Dio e, insieme, dei credenti: quando la luce di questi ultimi risplende davanti a tutti gli uomini, allora quelli che vedono le loro opere buone rendono gloria al Padre, cioè santificano il nome di Dio.
<<Venga il tuo regno>> Il Regno di Dio si è manifestato in Gesù, perché egli è l’unico uomo su cui Dio, e Dio solo, ha regnato totalmente e radicalmente: quello vissuto da Gesù è il Regno che deve estendersi. Il Regno di Dio è una realtà che si attende e che si invoca e, alla quale ci dobbiamo preparare mediante la conversione.
<<Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra>> Per noi cristiani è necessario pregare questa domanda come strumento di lotta contro le resistenze che abbiamo nel compiere la volontà di Dio. E’ un arduo confronto tra i nostri pensieri e quelli di Dio così diversi dai nostri, tra ciò che vorremmo e ciò che Dio ci chiede.
<<Dacci oggi il nostro pane quotidiano>> Chiedere a Dio il pane è una presa di coscienza della nostra realtà siamo esseri che hanno bisogno di nutrirsi per vivere.
<<Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori>>l credente sa bene di essere un debitore verso Dio e i fratelli. Ascoltando la parola di Dio e, confrontandosi con essa, egli giunge a comprendere le proprie incoerenze e i propri errori, dunque i propri peccati. Il perdono chiesto a Dio è condizionato dal perdono che noi accordiamo agli altri.
<<Non ci lasciare cadere in tentazione>> La vita dell’uomo sulla terra è una prova, sempre, perché l’uomo è costantemente tentato di contraddire l’amore di Dio, di vivere senza gli altri e contro gli altri.
<<Liberarci dal male>>Il nostro Dio è un Dio Salvatore, che salva e libera, dunque ha il potere di liberarci dal Maligno. Dio è il Padre buono e dà la vita, ma di fronte a Lui c’è il Maligno che tenta di dare la morte, che “come leone ruggente si aggira cercando una preda da divorare”.Ecco allora l’invocazione “Liberaci dal Maligno e dalla sua azione!”.
Al seguito di Cristo anche noi possiamo vincerlo, già ora e poi per la vita eterna!

Elisabetta Mercuri

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