Incontro formativo 08-04-2013

Dopo la recita dei vespri, il Padre Assistente ha introdotto la meditazione sull’inno di “benedizione”che introduce alla lettera di S Paolo agli Efesini.

Cantico Dio salvatore cfr Ef 1,1-14

Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere i suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia.

Egli l’ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà, perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.

In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria.

Quest’inno di “benedizione”esalta l’opera meravigliosa che Dio ha attuato per noi in Gesù Cristo.

Il progetto di Dio su di noi è un dono d’amore gratuito e ci destina alla salvezza e alla gloria eterna.

Ai credenti in Cristo giunge ogni benedizione.

Per il cristiano è la grazia, la fonte di una nuova gioia per la consapevolezza di essere amato gratuitamente da Dio.

L’iniziativa salvifica è sempre di Dio, ed è libera, sovrana, decisa con decreto eterno, “prima della creazione del mondo”. Questi giusti, peccatori ma pur di buona volontà, già erano aiutati dalla grazia a essere orientati alla Verità, e sono chiamati ad avere accesso all’elezione di essere in Cristo tempio dello Spirito Santo. Dai giusti di Israele e dai giusti tra i Gentili, Dio ha formato il popolo della nuova alleanza, cioè la Chiesa. Con ciò non cessa di bussare al cuore di chi è nelle tenebre dell’errore, affinché possano udire la chiamata a essere eletti (“scelti”) per il grande disegno di Dio, che è Cristo e la Chiesa.

Prima benedizione: vers.3-4 vocazione degli eletti alla vita beata, iniziata in modo mistico attraverso l’unione dei fedeli al Cristo glorioso. La carità prima come amore di Dio per noi “eletti”, poi la sua chiamata alla “santità”, intesa come purezza morale, esistenziale, interiore.

Seconda benedizione: vers.5-6, il modo scelto per questa vita beata: attraverso Cristo ci destina ad accogliere il dono della dignità filiale, diventando figli nel Figlio e fratelli del Suo figlio diletto l’Unigenito che è la fonte del modello.

Terza benedizione: vers.7 l’opera storica della redenzione, tramite la Croce del Cristo.

Il Padre opera in noi una trasformazione, una piena liberazione dal male attraverso il sangue di Cristo, l’immolazione di Cristo è un atto supremo di amore e di solidarietà, ha cancellato i nostri peccati.

Quarta benedizione: vers.9-10 rivelazione del mistero per realizzarlo nella pienezza dei tempi.

Cristo ci rigenera e ci unisce sotto la sua autorità per ricondurre tutto il Creato al Padre e conoscere in pienezza il Signore e penetrare il mistero della volontà divina che contiene il mirabile piano salvifico che ha deciso di attuare e rivelare nella pienezza dei tempi in Gesù Cristo, Suo Figlio .

Quinta benedizione vers.11-12 l’elezione d’Israele erede di Dio come testimone nel mondo dell’attesa messianica.

Sesta benedizione vers.13-14 la chiamata dei pagani a condividere la salvezza già riservata a Israele. Con la venuta del Cristo coloro i quali hanno ascoltato, accettato la Parola del Vangelo di Cristo, sono stati consacrati dallo Spirito Santo. Ringraziamento per la fede e l’amore di mostrato dai «cristiani» d’Efeso, ai quali auspica di ottenere una completezza nella conoscenza- consapevolezza del «Mistero di Salvezza», che ha per nucleo centrale la risurrezione di Gesù Cristo.

C’è data, quindi, la capacità di cogliere nella fede il mistero dell’opera salvifica di Cristo e di approfondirne gli aspetti, senza tuttavia poter esaurirne sulla terra la comprensione.

L’azione dello Spirito sarà efficace e operante a meno che l’uomo non vi si opponga.

TINA DI CELLO

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